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Egoista a 18 anni?
Monsignor Bettazzi torna con un immediato e scorrevole testo per i giovani che stanno per intraprendere le proprie scelte di vita. A loro l'autore si rivolge con il tono diretto e spigliato di chi conosce la realtà giovanile, dai sentimenti alle relazioni, dalla solitudine all'intenso desiderio di libertà e condivisione, tipica di questa età. Con un breve cenno alla storia recente, Bettazzi mette in luce in modo naturale - proprio di chi le ha vissute - le dinamiche con cui l'Occidente ha gestito libertà e democrazia, preparando un mondo che non sa più amare, accogliere, includere. Incarnando nella storia l'umanità e la divinità di Cristo, il vescovo di Ivrea apre ai giovani una prospettiva umana e divina insieme, in cui l'uomo non è asservito ma co-partecipe e co-responsabile, insieme al suo Creatore, della gestione del mondo e dei rapporti sociali. In questa sorta di memorandum, Bettazzi sollecita i ragazzi ad agire in una realtà che li preferisce addomesticati, silenziosi, repressi, affinché realizzino la propria pienezza e libertà nell'unico modo possibile: mettendosi in relazione.
EUR 9.50
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Io mi dono
Le testimonianze raccontate in questo libro ci permettono di conoscere il lavoro quotidiano e costante dell'AIL di Foggia, associazione che opera nel territorio da ormai un quarto di secolo e ha tutte le caratteristiche che deve avere una comunità di volontari: competenza, capacità di donare, assistenza, scelta degli obiettivi e caparbietà nel perseguirli, con l'ottica di una crescita costante. C'è di tutto in questo libro: storie dall'AIL di Foggia che spaziano dal lavoro dei volontari, al rapporto tra medico e paziente, che molto spesso diventa una vera e propria alleanza, capace di dar vita a relazioni ricche e dense di umanità. Per cui anche un semplice gesto, come un braccialetto di perline donato da una paziente a un medico e volontario, dice la qualità della relazione umana che si crea. Un testo che lascia aperta la porta alla speranza che anche dal dolore, dalla sofferenza, possano nascere percorsi di vita, di riscoperta dell'amore verso il prossimo. Un libro che offre un'analisi introspettiva dei protagonisti, finendo così per essere uno strumento di conoscenza delle proprie debolezze, delle proprie fragilità, delle proprie paure di fronte al dolore che, se correttamente veicolate, si trasformano in grandi risorse di vita a disposizione del prossimo.
EUR 12.35
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Tra cielo e terra. 32 giochi per educare i bambini al mondo interiore
C'è un'eccezionale ricchezza nello spirito infantile. Il gusto della scoperta, del vedere le cose per la prima volta, dell'ammirare il mondo e la vita con stupore. Il bambino continuamente dà nomi alla realtà, la svela, la penetra, la porta dentro di sé, costruisce riti, rafforza legami, ricerca sicurezze affettive. Ma quali sono i mondi interiori dei bambini all'epoca di Internet, dei telefoni cellulari, dei videogiochi e della TV in ogni stanza? Siamo in grado di leggere i bisogni profondi dei nostri figli? Le nostre chiavi di lettura sono adeguate? Spesso, più che attenzione i bambini incontrano, nel mondo esterno, eroi e personaggi mutanti, immagini virtuali e tecnomagia. Troppo spesso gli adulti si rivelano distratti, superficiali, incapaci di ascolto. Eppure guidare i bambini ad attraversare il territorio delle proprie radici è necessario come respirare. La costruzione di contesti specifici, nei quali possano esprimersi più liberamente, rappresenta, allora, un passo fondamentale verso l'accoglienza di quella dimensione interiore che troppo spesso viene considerata come un corollario e non il principale fondamento della vita di tutti i giorni. Il gioco rappresenta il più efficace strumento per esplorare la profondità dei vissuti emotivi e questo libro, ne offre numerosi. Giochi in cui non si vince né si perde, ma si può sentire il vento e il silenzio, capire la fiducia o rilassarsi, avvertire un'emozione o anche ammettere un proprio limite. Giochi, insomma, in cui il bambino viene aiutato a riconoscere e a riconoscersi, cioè ad affrontare il viaggio verso il mare aperto della vita.
EUR 13.30
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Mirta si fida. La famiglia Bottoni: una famiglia che accoglie
«Ora inizio un nuovo viaggio. Tremo un po', ma è per l'emozione buona che mi scalda. Dici che posso fidarmi? Beh! Ho deciso: Io mi fido.» In queste pagine si incontrano due storie, unite da un unico filo: quella di Mirta, una bambina vivace ma con genitori fragili che faticano a prendersi cura di lei, e quella della Famiglia Bottoni, una famiglia accogliente, che sceglie di prendersi cura di Mirta per un periodo della sua vita. Due storie, nate da una campagna di sensibilizzazione del Centro per l'Affido e la Solidarietà Familiare di Bassano del Grappa (VI), che hanno l'obiettivo di rispondere ad una domanda: cos'è l'affido familiare e a quali bisogni risponde? Il libro che risulta dall'unione delle due parti diventa uno strumento per promuovere e diffondere queste tematiche con persone di tutte le età, per preparare i minori che devono affrontare l'esperienza dell'affido, per raccontare, in modo semplice e naturale, la storia di tanti bambini e bambine in affido ai loro coetanei.
EUR 13.78
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Il vaso rotto e i fiori. Con-vivere la malattia (e) generare la vita
Questo è un libro corale perché dentro ha la comunità di persone che, grazie all'esperienza della malattia di Enrico Signorile, si è ritrovata. Non sono pagine di dolore o di struggente nostalgia di chi non c'è. Sono pagine che fanno memoria delle scoperte fatte, dei processi avviati, della bellezza che nasce ogni qual volta non si attraversano le storie che viviamo ingannando noi stessi e gli altri, ma con lealtà che è la cosa che rende l'amicizia philia. Sono pagine che hanno un valore metaforico ora che cominceranno a passare di mano in mano: tra gli amici di Enrico e i lettori che non hanno conosciuto Enrico. Escono in un anno in cui ognuno di noi sta facendo i conti con la malattia come esperienza di comunità. Negarla comunitariamente significa negare la vita. Attraversarla insieme, condividendo le emozioni, le paure, le gioie che pure ci sono, i dubbi, è l'esperienza che rende ogni sofferenza utile.
EUR 13.30
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Arcangelo
“Per me e mia moglie il cervello di Arcangelo è un vagone libero, viaggia senza locomotiva, va dove gli pare e noi ci siamo dentro, sopra. Ci porta a vedere posti belli anche con la pioggia, luoghi che altrimenti non avremmo scoperto mai. E noi ci stiamo bene e non vogliamo scendere. Mai. E aspettiamo, il prossimo viaggio, il prossimo paesaggio. Ovunque lui vorrà portarci. Non scendiamo e aspettiamo. Questa storia io non la volevo raccontare perché inizia proprio qui dove finisce.” Età di lettura: da 6 anni.
EUR 11.40
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Dietro la notizia, il volto. Fake news e reti sociali
Attraverso la metafora del “telefono senza fili” si comprende il contesto e la portata deformante che alcune informazioni possono assumere nella loro diffusione, sia che questa avvenga con il passaparola, sia che proceda in modo più formale attraverso i mass media. Oggi i media conversazionali non possono essere considerati la causa principale delle fake news. Le pratiche d'uso delle reti sociali e le logiche interne hanno una funzione determinante nelle cosiddette “echo chamber” (camere dell'eco), all'interno delle quali gli stessi contenuti vengono reiterati e amplificati a scapito della loro autenticità, rilevanza, pertinenza e affidabilità, generando così una spirale che tende a compensare, schiacciandola, la fame continua di informazioni cui si è continuamente esposti a livello informativo. Il contesto in cui viviamo, profondamente segnato dalle innovazioni tecnologiche, condiziona in un certo senso la nostra vita, compresa anche la conoscenza di ciò che avviene. Ecco, allora, che al sovraccarico di notizie, favorito dalle reti sociali, corrisponde un disorientamento diffuso. In questo volume gli autori si addentrano nel contesto mediatico contemporaneo, analizzandolo e proponendo una visione etica rinnovata che punti alla costruzione della grande comunità umana. È sempre più urgente elaborare una nuova etica della comunicazione, un'etica che trovi le sue fondamenta proprio sulla questione della relazione interpersonale che deve trovare un modo nuovo e responsabile di “stare” e di comunicare. Da dove ripartire quindi? Dalla consapevolezza del potenziale della parola e dall'importanza di riappropriarsi della propria soggettività comunicativa. Perché quello che è in gioco è l'umano!
EUR 6.50
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Io resto a casa. Un'indagine su genitori e figli durante il lockdown
La famiglia è un contesto fondamentale di promozione della salute. Le interazioni delle singole soggettività, ciascuna con i propri valori di riferimento per età e ruolo, con gli altri membri della famiglia tessono trame relazionali sottili, preziose e fragili, perennemente in equilibrio, messe a dura prova durante lo scorso confinamento sociale. Le famiglie come hanno strutturato tempo e spazi? Come hanno gestito le emozioni di paura e incertezza legate al contagio e la loro comunicazione? Cosa è rimasto di questo tempo esclusivo vissuto insieme? A un anno esatto dallo scoppio della pandemia l'indagine promossa da “Spazio Giovani” entra in queste trame, fotografando il rapporto tra genitori e figli durante il lockdown, in un momento storico in cui le relazioni interne ai nuclei familiari sono state messe a dura prova, ma hanno mostrato anche scenari non scontati.
EUR 11.40
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Padri allo specchio
È difficile trovare nei libri la voce dei padri, più facile incontrare quella di chi cerca di analizzarli, interpretarli, comprenderli; spesso si parla di loro, ma difficilmente si parla con loro. I padri non amano raccontarsi, o meglio non lo fanno di primo acchito, e sono pochi i luoghi e le relazioni in cui un uomo trova uno “spazio” aperto e accogliente, disponibile a stare in ascolto del suo racconto di paternità. Alcuni uomini tengono la storia della loro vita di padre scritta nel cuore: non che non ci siano parole da dire, il problema è che si fatica a dirle. Non si sa esattamente quali siano, come dovrebbero essere pronunciate, messe in ordine. Per cui riesce più facile inscenare un brindisi che una narrazione intorno al mondo dei sogni, dei desideri, delle paure, delle emozioni che ognuno trova dentro di sé quando si inoltra nel viaggio della propria paternità. Questo libro apre una porta sulle loro storie. Li narra, mostrandoli in tutta la loro disarmante bellezza e verità; li mostra fragili e forti allo stesso tempo, presenti e coinvolti, desideranti e sognatori, ma anche consapevoli e coerenti con un ruolo che, seppure a volte descritto in letteratura come “assente” o “evaporato”, in realtà non è tale. Introduzione Alberto Pellai.
EUR 13.78
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Viaggio nei colori. Educare alla bellezza con l'acquerello. Con Prodotti vari
Il libro di Laura Cortinovis è un esercizio alla bellezza attraverso la tecnica dell'acquerello. Pagine belle da sfogliare, ma belle soprattutto perché insegnano a ricercare la bellezza in ciò che ci circonda, a sperimentare la capacità di coglierla e riprodurla su carta. Un testo che avvicina alla tecnica ma che non è solo tecnica, che si accompagna agli strumenti per cominciare a dipingere: due fogli di carta per acquerelli Amatruda (uno da 200 grammi e uno da 340 grammi a grana liscia), un pennello tondo n.6, della serie 400 collezione Italia 1951 di Borciani & Bonazzi, e 3 mezzi godet della Linea Van Gogh di Hammeley.
EUR 26.60
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L'educattore. Manuale di formazione teatrale per educatori
Questo non è il solito manuale di giochi e strumenti per fare teatro in educazione. Al contrario, la formazione teatrale per educatori che propone è di fare dell'educazione un teatro, con le sue maschere, ruoli, materiali di scena, perché l'educazione non è la vita, ma la vita rimemorata, inventata, giocata e recitata. Anzi, come il teatro, anche l'educazione è una struttura di finzione. Come l'arte e come il teatro, infatti, l'esperienza educativa modifica le cose per rendere possibile un'esperienza che altrimenti non sarebbe possibile. Educare attraverso il teatro non nel senso, dunque, di gestire una compagnia teatrale o una scuola per attori o mimi, ma come anima dell'educazione stessa. Il teatro non come possibilità educativa, ma come lente, visore, decodificatore dell'esperienza educativa stessa. Due occhi che ti guardano così vicini e veri hanno senso solo se gli occhi sono dietro una maschera, velati e trasfigurati dal gioco di ruoli che è tipico dell'attività educativa. Altrimenti non riusciremmo né a educare né a vivere.
EUR 11.40
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Un educatore ad Auschwitz. Una storia dimenticata: l'Omocausto
Fredy Hirsch era ebreo omosessuale ed educatore. Ciò che riuscì a fare nell'abisso di Auschwitz prima di morire, fu - dal punto di vista educativo - una sorta di miracolo per diverse ragioni: per la possibilità di riflettere sul senso umano (e umanizzante) dell'educazione e dell'educare, in uno scenario storico considerato la massima esperienza di disumanità e cancellazione della dignità del soggetto, e per la straordinaria lezione di resilienza e resistenza che ci spinge a considerare alcuni aspetti metodologici della cura educativa e della relazione di aiuto in condizioni estreme. Il lettore sarà introdotto anche nei temi dell'Omocausto, sui quali solo da alcuni decenni si è cominciato a far cadere il velo del silenzio. Coloro che si imbattano in un Stolperstein (pietra d'inciampo) sono invitati a ricordare, a non dimenticare, a riflettere su quanto è accaduto in passato per ridare dignità a chi è stato privato di tutto, anche del nome, intrecciando continuamente il passato e il presente, la memoria e l'attualità. Chi si imbatterà nelle pagine di questo libro andrà oltre il nome scritto sulla pietra d'inciampo che ricorda Fredy Hirsch. Raccontare storie ci salva, e raccontare l'ingiustizia restituisce alla memoria quel diritto a volte negato. Questo libro ci auguriamo sia accolto come un atto di giustizia verso quell'umanità che è stata violentata nei campi di sterminio.
EUR 13.30
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Povero Gesù
Che succede in tempi strani e misteriosi quando si interrompono le attività ordinarie e si teme che si possa essere untori o unti non appena si incontra qualcuno? Si può mettere ordine nei pensieri e affrontare problemi prima rimossi perché troppo impegnativi, concentrarsi sull'essenziale della vita e il riordino mentale: si riordina il “disordinato”, il confuso, sperando che alla fine della fatica il puzzle, se non completo e nitido, sia almeno accettabile. Le pagine che seguono non sono il racconto di tormenti, né un trattato teologico; sono il tentativo di trovare il coraggio di entrare nel “tunnel” per uscirne rinnovati. Gesù direbbe “risorti” o “rinati”. La verità ci possiede, noi non la possediamo, dunque la cerchiamo per poterla vivere. La cosa più accessibile non è partire dal “mistero” di Dio, né dal “mistero” di Gesù di Nazareth - benché questo sia centrale - ma dall'esperienza che l'uomo ha fatto di Gesù, dal Vangelo quindi, e poi da come è stata presentata la novità cristiana dalla Chiesa, anzi da coloro che sono il “fondamento” della Chiesa: il popolo che segue Gesù e, in particolare, gli Apostoli. Ripercorrere un cammino può essere utile, anche per dire che tanti anni di vita religiosa e presbiterale non hanno prodotto un “pentito”. Almeno per ringraziare il Signore, ne vale la pena.
EUR 17.10
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Il calice e la spada. Come riconoscere e gestire l'aggressività nella prima infanzia
Un bambino tira i capelli ad un altro bambino che tenta di strappargli il giocattolo dalle mani urlandogli anche qualche parolaccia: quante volte abbiamo assistito a scene simili? Non si tratta certo di una situazione che indichi che qualcosa nella famiglia di quei bambini, nell'asilo o nella scuola dove accadono non funzioni. Il confine tra aggressività e sfogo irruento delle emozioni è sottile. Tra l'altro se da un lato l'aggressività è quasi universalmente accettata dalle scienze psicopedagogiche come un qualcosa di assai naturale, dall'altra rimangono ancora pensieri estremamente diversi sul come accostarsi ad essa. L'approccio di questo libro è maieutico e parte dalla consapevolezza, ormai acquisita dalle scienze, che intorno ai sei anni la struttura della personalità di ciascuno è sostanzialmente formata, il che significa che alcuni imprinting ricevuti sin dalla fase gestatoria influenzeranno il resto della vita. I primi anni di vita in famiglia, al nido e alla scuola dell'infanzia sono essenziali nell'imparare a gestire le emozioni e l'aggressività, sia del bambino che dell'adulto. Sono anni in cui insegniamo e apprendiamo a superare nella relazione educativa le caratteristiche dell'aggressività come istinto e lavoriamo sulla dimensione adattiva dell'incontro con gli altri individui: con i genitori e i familiari più prossimi, con i bambini e gli educatori e insegnanti ma anche con gli animali e animali, ambiente e sistema in generale. La differenza e la complementarietà del codice del calice e del codice della spada, che rimandano rispettivamente al materno e al paterno, è una dimensione che in questo libro accompagna la comprensione dello sviluppo dei bambini e le modalità attraverso le quali l'imprinting lasciato dagli adulti di riferimento aiuti i piccoli a diventare adulti in grado di gestire emozioni forti.
EUR 12.82
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Educativa domiciliare. Strumenti e pratiche di progettazione individualizzata con le famiglie
Se è vero che lo sviluppo di ciascun individuo è la complessa risultante di un insieme di caratteristiche e condizioni familiari e sociali, piuttosto che il prodotto di condizioni genetiche, allora costruire ambienti familiari, educativi, scolastici e sociali ricchi di affetti, relazioni e stimoli educativi e formativi contribuisce in maniera determinante alla qualità dello sviluppo del singolo e della società nel suo insieme. L'accompagnamento di bambini e famiglie vulnerabili rappresenta un ambito fondamentale del lavoro di cura e tutela dell'infanzia e, in questo quadro, il servizio di Educativa Domiciliare Minori offre la possibilità di intervenire nei consueti ambiti di vita familiare, consentendo la permanenza del minorenne nella famiglia d'origine. Gli interventi domiciliari si fondano sulla consapevolezza che il radicamento nei contesti di vita e nei legami familiari rappresenta per ogni bambino e bambina un elemento identitario fondamentale e una potenziale fonte di relazioni, stimoli e risorse fondamentali per la sua crescita e al suo sviluppo. È in tale contesto che la figura dell'educatore domiciliare copre una posizione privilegiata: con essa si riconosce un'occasione unica nei progetti di educativa domiciliare e cioè quella di lavorare con il bambino insieme ai suoi genitori e ai contesti/sistemi di riferimento, perché l'educatore si trova a casa loro, tra loro e con loro. Questo libro mette a disposizione gli esiti di un approfondito lavoro di ricerca condotto dal Centro Ricerca e Formazione Tarakè della cooperativa sociale La Grande Casa in riferimento al servizio di educativa domiciliare e familiare, individuato quale servizio “centrale” a sostegno delle politiche e delle azioni a favore del diritto di ogni minorenne a crescere in una famiglia a partire dalla propria, così come normativamente previsto. Introduzione di Liviana Marelli.
EUR 14.25
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La stanza di Agnese
Siamo nel 2010. Agnese Piraino Leto in Borsellino, segnata da una terribile malattia, riceve una telefonata da parte dell'ex Presidente della Repubblica Francesco Cossiga: “Via D'Amelio è stata da colpo di stato”. Poche parole che fanno riemergere i ricordi di una vita, a partire dall'incontro con Paolo, giovane pretore a Mazara del Vallo, fino a narrare i momenti più bui, il tradimento da parte di chi avrebbe dovuto combattere al loro fianco. “La stanza di Agnese” è un dialogo incessante tra lei e Paolo, che continua tra le pieghe dei ricordi, tra tenerezza e indignazione, tra vita familiare e storia di un Paese. I proventi della vendita del libro saranno devoluti a “La casa di Paolo”, organizzazione no profit sorta nel 2015 negli stessi luoghi del quartiere di Palermo in cui è nato Paolo Borsellino.
EUR 11.40
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Cittadini globali. Strumenti didattici per la formazione interculturale
Cosa significa “sentirsi” italiani? È la cittadinanza a determinare il vissuto rispetto alla propria identità̀, o il sentirsi parte di una comunità̀ va oltre il possesso di un documento che certifichi i diritti in quanto cittadini di una nazione? In un'Italia sempre più multiculturale e globale si fanno sempre più forti le riflessioni sul multiculturalismo e sulla convivenza in contesti caratterizzati dalla compresenza di più culture. L'identità̀ di ognuno di noi non è solo culturale, ma sempre multi-culturale, in quanto influenzata e contaminata dalle altre identità̀ culturali con cui si viene in contatto. L'identità̀ è ciò che ci distingue dagli altri, ma è anche ciò che ci fa sentire parte di una collettività̀. Ha a che fare con le percezioni, con le auto rappresentazioni di sé e con i sentimenti associati alla partecipazione ai riti, alle tradizioni e alle interazioni in specifici contesti e situazioni culturali. "Cittadini globali" propone percorsi di formazione che consentono l'empowerment di persone con background migratorio e la facilitazione di processi di inclusione in una società sempre più multiculturale. Un viaggio per acquisire quelle competenze necessarie per vivere oggi nelle nostre società. Un percorso di formazione che può renderci più competenti nell'entrare in contatto con gli altri. Cittadini globali rappresenta l'opportunità di un viaggio, per imparare a conoscere, rispettare e apprendere dalla cultura delle altre persone rafforzando la propria identità (multi)culturale e la propria cittadinanza globale; ma anche per focalizzare ed impegnarsi, in modo sostenibile, nello sviluppo di progetti personali, professionali e verso la comunità, a livello locale e/o globale.
EUR 15.68
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Apprendere attraverso la nonviolenza. Vivere, educare, insegnare nella società di oggi
La nonviolenza qui proposta è un'attitudine a vivere - nel proprio contesto di vita, di lavoro, di impegno sociale - una costante tensione verso il cambiamento, nella convinzione che se è inevitabile che ci siano i conflitti, è anche possibile imparare a gestirli in maniera nuova e consentire (a chi maggiormente colpito dagli effetti di tali conflitti) di acquisire consapevolezza e capacità tali da saper riequilibrare la situazione, verso la giustizia e il rispetto di ciascuno. In questa direzione gioca un ruolo centrale l'educazione. I metodi della nonviolenza possono essere utilmente applicati nella vita di tutti i giorni per apportarvi dei cambiamenti? Può la nonviolenza essere un utile strumento in ambito educativo? Da questi interrogativi nasce il desiderio di coniugare la teoria con la pratica della nonviolenza; infatti, i percorsi formativi proposti (con giochi e attività) diventano prima di tutto un'esperienza, grazie alla quale il singolo partecipante o il gruppo può incamminarsi sulla strada della nonviolenza nei propri contesti di vita e di impegno. Si tratta di un manuale che può aiutare le persone, i gruppi, le associazioni, ma soprattutto insegnanti, educatori e formatori, a riscoprire motivazioni, avere stimoli concreti e ritrovare entusiasmo nel sentirsi agenti sociali del cambiamento. Un libro da “usare”, con urgenza. Perché imparare giocando a fare la pace è il modo con il quale si impara la pace.
EUR 17.58
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A che punto è la notte? La vita e i tempi di terzo millennio
Da tempo il mondo ci ha afferrato alla gola. Ci libriamo nel Terzo Millennio avvinti in un nodo mortale: l'umanità e il mondo venuti alle mani, l'uno stretto al collo dell'altro. S'avvera la diagnosi di Carlo Marx: tutto ciò che è solido si scioglie nell'aria. L'agire sociale ne è terremotato. Un tempo attivava solidarietà. Ora stringe nel vincolo della paura, di chi vede scossa la propria sfera vitale. Muta la visione della politica, mai come oggi subita come intrusione, sopraffazione, inganno. Corriamo senza meta, né requie o respiro. Entrati nel XXI secolo dalla “porta di fuoco” dell'11 settembre ora siamo all'aggressione in Ucraina e alla minaccia di Putin di sfoderare l'atomica. Non contenti del giorno e della sua luce dilatiamo spazi e tempi della mercificazione globale. Quella che un tempo era esplorazione della notte, fantastico ed esotico assaggio di frutti proibiti e lontani, ora è divenuta frequentazione quotidiana di universi manipolati il più delle volte da una “società incivile”. Fermiamoci un istante per ascoltare le scosse che cogliamo nel sottosuolo. Ci suggeriscono, segnalano che lì premono forze profonde. Vogliono venir fuori, provare a indirizzare il mondo altrove dalla corsa rovinosa intrapresa da tempo. È il caso di interrogarle. Di porsi in ascolto, attenti e partecipi.
EUR 26.60
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Con ago e filo. Trauma psicologico, lacerazioni e cure possibili
A volte accade che l'adulto mostri una violenza che il bambino non può comprendere e dalla quale viene turbato, lacerato. Se poi questo adulto è uno dei riferimenti affettivi del piccolo, la ferita è ancora più profonda e porta l'anima dei piccoli ad inabissarsi nel profondo del proprio fragile sé. L'incontro con un adulto vivificante, però, diviene occasione per risalire dal fondo, per ritornare alla luce, per ritornare a respirare e, nel calore del fuoco relazionale, provare ad esserci, provare a scegliere di starci in questa vita. È nella stanza d'analisi che si cerca, insieme, di ricucire con ago e filo gli strappi del tessuto dell'anima, ormai ridotta a brandelli che, con pazienza e lentezza, si cerca di riparare, come nelle storie di Melissa, Valentina, Lucia e Virginia, Simona e Melania, Celeste, Elia e Salvatore narrate in questo testo. Il percorso con il terapeuta, in questi casi, diviene occasione di cura, nel senso di prendersi cura, di prendere con sé la fatica dell'altro, la scelta del paziente e, maneggiandola con delicatezza, dare spazio e tempo. Nell'intimità di una stanza accade qualcosa di magico quando “due personalità s'incontrano” autenticamente: la condivisione può avvenire, la storia può iniziare e si può cominciare… a filare.
EUR 12.82