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Di mamme non abbiamo più bisogno
Le separazioni, i distacchi sono eventi dolorosi che possono, a volte, lasciare segni profondi nella nostra “anima”. È quello che accade a Dodò. La scomparsa, improvvisa e imprevista, della mamma lo costringere a una condizione irrisolvibile del dolore: interrompendo ogni suo progetto di vita. Stessa sofferenza colpirà la sorella Carlotta e l'anziano padre Adriano. I tre protagonisti, attraverso la loro esperienza, raccontano come uscire dall'angolo buio del dolore e riprendersi la propria vita.
EUR 23.75
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Speed
Ivan è un giovane infermiere e sua moglie Jessica è in dolce attesa, ma, a seguito del licenziamento da un cali center, cade in depressione. il peso della responsabilità riporta alla luce il difficile passato di Ivan, segnato dall'uso di droghe. Al lavoro è sempre più nervoso, teme che alcune pratiche svolte nell'ospedale non siano legali: cartelle sospette, pazienti spariti, vendita di tessuti umani. La necessità di mantenere la famiglia lo costringe però a sottostare ai ricatti del direttore sanitario. Intanto Jessica, in preda alla paranoia, lo accusa di cose tremende e minaccia di lasciarlo. così Ivan non esita a imboccare la via d'uscita: "Amy", una superamfetamina che lo rende più energico, più brillante e non gli fa sentire il passato come una minaccia. Eppure non solo il rapporto con la moglie non migliora, ma una mattina la donna sparisce. Allucinazioni e deliri si accavallano prendendo allora il posto della frustrazione, in un romanzo dall'andamento serrato che corre a ritmo di musica e col battito accelerato dalla chimica. Se mi domandaste cos'è successo in quest'ultimo anno, non saprei cosa dirvi. Potrei dire che in uno dei miei trip ho incontrato uno che si spaccia per mio fratello gemello e ora lo vedo ovunque. Potrei dire questo? Ma è soltanto un'altra delle mie paranoie. Un problema su cui sto ancora lavorando con la psichiatra.
EUR 19.00
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I filosofi
Nelle capitali di un grande impero in agonia si gioca l'eterna partita tra vincitori e vinti della storia. Nel li secolo dopo Cristo da Alessandria d'Egitto a Cesarea, da Roma a Costantinopoli si consuma lo scontro tra due intellettuali, il pagano Celso e il cristiano Origene. Dottrine e fedi sembrano trionfare cancellando chi, come Celso, non crede nell'atto di credere, ma ogni dogma si rivela alla fine instabile e illusorio. L'altra partita giocata nel romanzo è quella tra forza delle immagini e ambizione della ragione, tra l'ideologia che vorrebbe portare la verità e l'immagine poetica, irriducibile a una sola verità ma specchio del mistero polimorfo dell'esistenza.
EUR 15.20
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Forza e pensiero. Sulla differenza ultima dei sistemi filosofici
Il pensiero di Trendelenburg ha avuto una doppia sorte. Ha sofferto il gigante Hegel, troppo vicino nel passato, ed è stato messo in ombra dagli allievi eccellenti Kierkegaard, Brentano, Bonitz, Cohen, Dilthey ed Eucken nell'immediato futuro. Eppure, proprio nell'opera di chi è venuto dopo ha continuato a vivere, pervasivo e sotterraneo, come filosofia fondamentale della dissoluzione dell'idealismo e del superamento del moderno. In questo saggio del 1847, proposto per la prima volta ai lettori italiani, Trendelenburg riduce il proteiforme corso storico della filosofia occidentale al suo problema ultimo: il rapporto tra materiale e spirituale, tra forza e pensiero, che nutre tutti i sistemi filosofici e anima gli «scontri di concetti» che si giocano il dominio della conoscenza. Una mappatura della storia della filosofia che contiene - condensate - tutte le tematiche che faranno grande Trendelenburg; un nuovo strumento per lo studio della sua opera; un pezzo di filosofia dell'Ottocento dimenticato, e riportato alla luce.
EUR 9.02
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Sergio Leone. Quando i fuorilegge diventano eroi
Sergio Leone ha diretto sette film, ognuno dei quali in costume: dalle tuniche degli antichi Greci ai borsalini dei gangster americani, passando per gli iconici speroni e cappelli da cowboy. Sette film sono stati sufficienti ad annoverare il regista italiano tra i grandi nomi del cinema. Ma la sua storia comincia da molto prima, dagli anni di gavetta come tuttofare sui set e i primi incarichi di supporto alla regia, con gli americani di Hollywood a Cinecittà e le bighe di Ben-Hur. E, prima ancora, dalle vite dei genitori, regista e attrice. Italo Moscati racconta in questo volume il cammino personale dell'autore della “trilogia del dollaro” e di C'era una volta in America; dai suoi sforzi, le critiche e i successi ricevuti ricava un profilo sincero e appassionante dell'uomo oltre che dell'artista.
EUR 17.58
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Exit Roma
La premonizione apocalittica che incombeva sulla città si è infine avverata: la Città Eterna è un organismo in putrefazione dove Crisi Economica ed Epidemia hanno sconvolto ogni cosa. Il centro abbandonato alla barbarie offre uno scenario desolante popolato di cani randagi e altri animali in fuga che si aggirano in cerca di cibo, di carovane che vagano cantando l'Apocalisse di Giovanni e di bande che si fronteggiano per sopravvivere. Eppure gira voce che da qualche parte in città esista una comunità rinata che, praticando una forma di comunismo primitivo, ha trovato una nuova speranza. Davide, lasciato dalla moglie in seguito a un incidente, è rimasto a vivere da solo nel suo quartiere behe, dove nostalgicamente resiste sforzandosi di condurre una vita normale fatta di visite ai conoscenti e piccole commissioni. Quando però la situazione comincerà a precipitare minacciando la sua vita e quella dei pochi che ancora si ostinano a tenere duro nel quartiere, si troverà suo malgrado a dover prendere una decisione estremamente rischiosa.
EUR 16.62
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Alternative per il socialismo (2018-2019). Vol. 52-53: Regime o rivolte (Dicembre-Maggio)
Gli attuali luoghi della rappresentanza politica nelle istituzioni costituiscono un ostacolo piuttosto che un'opportunità per la rinascita. La loro riforma, cioè la costruzione di un nuovo assetto democratico in Europa, va di pari passo con la costruzione di una soggettività sociale e politica antagonista e delle sue nuove istituzioni di democrazia partecipata. Nessuno pensa che a qualsiasi movimento nascente possa essere affidata la soluzione del problema, ma io credo che solo a partire dai conflitti sociali che si aprono, dai movimenti nascenti, dalle rivolte che si producono, e solo al loro interno possa essere cercata la soluzione del problema. Per questo era necessario provarci nei grandi moti di piazza in Grecia come in Spagna, in Francia come negli Stati Uniti. Ovunque si apra una breccia, per la quale può nascere anche un movimento di più lunga durata come quello delle donne su cui l'esperienza di “non una di meno” suggerisce di continuare a riflettere. Provare e riprovare come suggeriva di fare Antonio Gramsci. La tesi secondo la quale siccome questi movimenti, dagli Indignados a Occupy Wall Street, passando per Nuit debout, hanno una relativamente breve durata, non possono dare i frutti attesi dagli stessi protagonisti, è una tesi miope. (…) Nel caso dei Gilets jaunes risalta da quella lotta, di fronte all'impotenza e, sostanzialmente, all'ininfluenza della sinistra politica in Italia come in Francia, la forza d'urto della lotta della piazza. Il governo Macron subisce uno scacco, deve confessarsi in errore, ripiegare, proporre compromessi e persino disporsi a chiedere un dibattito al paese. E' lui questa volta, il governo ad essere costretto all'impotenza. È Macron ad essere prigioniero; ma la lotta continua proprio perché la rivolta è cresciuta denunciando l'espansione intollerabile della povertà, prendendo di mira le radici della diseguaglianza, e il loro concreto manifestarsi, dalla riduzione del potere d'acquisto al ripiegamento drammatico dello stato sociale. Temi antichi, riattualizzati da un movimento che già ci parla di una nuova storia del conflitto sociale e di classe e il conflitto di una nuova era politica. (…) I Gilets jaunes non sono la rivoluzione marciante ma sono già una prova, ancora una volta, della ineluttabilità della rivolta. Saggi di: Bertinotti, Forges Davanzati, Gianni, Polo, Pomeranzi, Montanelli, Costa, Caruso, Malabarba, Perna, Demichelis, Ciccarelli, Balibar, Assennato, Pandolfi, Bertorello, Livi, Colombo, Portelli, Finelli, Beolchi, Cavallaro, Russo.
EUR 14.25
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Save the mafia children. Liberi di scegliere. Un modello italiano nella lotta contro la criminalità organizzata
I figli della 'ndrangheta nascono per seguire le orme dei padri, crescono in un clima di violenza e odio - quando non vengono uccisi prima di diventare adulti -, e i loro diritti sono continuamente calpestati in nome dell'“onore” mafioso. Per questo, l'iniziativa Liberi di scegliere del giudice Roberto Di Bella è fondamentale: attraverso procedimenti che prevedono la decadenza o la limitazione della responsabilità genitoriale, seguiti da attenti percorsi di reinserimento nella società, i figli di mafia possono finalmente avere la possibilità di vivere una vera infanzia, immaginare un futuro lontano dalla criminalità, dalla violenza e dalla morte. E sono gli stessi giovani a far sentire la loro voce in questo libro ricco di forti e drammatiche testimonianze. Giuliana Adamo racconta la storia di questi ragazzi e delle loro madri con competenza e passione, affinché la coraggiosa iniziativa di Di Bella non svanisca nel nulla e possa anzi essere un esempio per progetti futuri non solo in Italia, ma in tutta Europa.
EUR 16.62
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Come prendere decisioni difficili
Perché alcune scelte sono difficili? Non per mancanza di informazioni, né perché le alternative sono incomparabili o incommensurabili, ma perché sono "alla pari", nessuna delle due apparentemente è preferibile all'altra. Per Ruth Chang va ripensato il concetto di "agente razionale" che, secondo la visione dominante, non lascia alcuno spazio al nostro vero Io. Dobbiamo infatti imparare ad ascoltarci di più, capire quale sia la nostra vera volontà. Siamo proprio noi quindi a determinare che tipo di vita vogliamo condurre e che tipo di persona vogliamo essere.
EUR 7.12
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Marmaglia
Un esilarante crescendo di violenza e comicità, fra ubriacature, gioco d'azzardo, ricatti, drag queen, macchinoni, botte e droga.\r\nL'estate al Poetto di Cagliari è fantastica, se non sei stato bocciato a scuola e la tua punizione non è lavorare nella cucina del ristorante di tuo padre dove tutto ribolle e odora di pesce, con il mare a pochi passi ma irraggiungibile, come gli amici e le ragazze. Peggio ancora se intorno a te si aggirano i pesci piccoli della mala locale che tirano avanti fumando eroina e ingaggiando risse. Dopo aver pulito nell'oscurità centinaia di mitili e aver trascorso serate senza fine a riordinare al ritmo di un'esaltante «Compilascion metal», un giovane sardo scopre la vocazione per la musica e i guai. La sua vita si popola allora di personaggi bizzarri, prepotenti, sbruffoni, che lo spingeranno al limite e poi oltre. Perché l'odore delle cozze e dell'eroina bruciata non si dimentica facilmente, e quando è troppo è troppo.
EUR 16.62
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Faber in Sardegna. Raccontato da amici e colleghi. Con DVD video
Quando, a metà degli anni Settanta, Fabrizio De André credeva di aver esaurito la vena creativa, scelse di lasciare Genova per ritrovare la campagna che aveva conosciuto da bambino. Si trasferì così all'Agnata, un casale mezzo diroccato dove all'inizio c'erano solo un fico, un mandorlo, un leccio e una quercia giovane. Da quel momento, la Sardegna diventò un perno essenziale nella storia di Fabrizio, che l'ha cantata, l'ha voluta, l'ha accudita, l'ha protetta e le si è concesso. È una di quelle storie di corrispondenza, di appartenenza e di radicamento che prescinde da anagrafe, carte, alberi genealogici. Fabrizio e la Sardegna sono stati una cosa sola, una sorta d'identità riflessa, inseguita e conquistata, e soprattutto conservata. In Faber in Sardegna, gli amici, i collaboratori e i partner di musica - come Massimo Bubola, Mauro Pagani, Francesco De Gregori, Ivano Fossati - ricordano aneddoti e momenti d'intimità condivisi con il cantautore amato da tutti, anche da chi lo aveva conosciuto fugacemente, e che dopo la sua scomparsa in molti rimpiangono come se avessero perso qualcuno di caro, uno di famiglia.
EUR 15.20
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Non fatevi rubare la vita
«Non fatevi rubare la vita»: questo invito di Mujica esprime in modo efficace uno dei capisaldi del suo pensiero e della sua critica al sistema dominante. Un fermo ammonimento attraversa le sue parole quando raccomanda ai giovani di non sprecare il tempo della loro esistenza, di non farsi derubare dalle campagne di marketing o accecare dalle nuove tecnologie che non lasciano tempo al pensiero, né al raccoglimento. Mujica interviene sui temi più roventi della nostra epoca: dalla questione ecologica ai migranti, dal proliferare della corruzione all'avanzare dei nazionalismi xenofobi. Al cuore dei suoi discorsi risuona un messaggio al tempo stesso semplice e profondo: tutti siamo responsabili nei confronti della nostra vita e, proprio per questo, dobbiamo prendercene cura. «Si tratta di una bellissima causa: l'amore per la vita».
EUR 10.92
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Competenze e occupazione nell'era della discontinuità
In Italia abbiamo un duplice problema: le persone non trovano lavoro, ma anche le aziende spesso non trovano i lavoratori che cercano. Proprio per questo bisogna tornare a considerare la scuola come un'istituzione e non un “servizio”, aggiornare le competenze dell'azione educativa, integrare lo studio con esperienze che sviluppino la capacità critica come il coding e il debate, stimolare la mobilità e le opportunità di tirocinio. Allo stesso tempo è necessario che le imprese tornino a investire nei propri collaboratori, e che gli imprenditori interpretino il loro ruolo in maniera responsabile, cercando di andare incontro alle nuove generazioni e alle loro esigenze. Il sistema-Paese deve però comprendere che il mercato del lavoro non può appoggiarsi esclusivamente su politiche di sostegno passivo attuate da soggetti pubblici: deve anche stimolare l'iniziativa degli operatori privati, che potrebbero essere supportati dall'uso dei big data e dell'intelligenza artificiale per operare in maniera più efficace l'incrocio virtuoso tra domanda e offerta. Questo volume, a cura di Alessandro Obino, raccoglie gli interventi dei relatori dell'edizione 2019 della Beatrix Conference, incontro annuale su metodi e tecnologie per lo sviluppo del capitale umano: Fabrizio Sprega, Michele Celenza, Claudia Di Foglio, Agnese Senerchia, Matteo Giangrande, Giacomo Cecchin, Andrea Anilonti, Michele Gorin, Angelo Bardanzellu, Marco Bove, Silvio Calice.
EUR 17.58
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Il legionario. Identikit di un protagonista della stagione delle stragi nere
Italia, 1974-1983. Nel Paese delle stragi senza colpevoli, uomini senza volto né nome collegano cellule sovversive e segmenti dell'intelligence italiano all'“internazionale nera” del terrorismo fascista che opera su scala globale. Sono cinque gli attentati che in quegli anni colpiscono i treni della tratta Firenze-Bologna, compreso il massacro dell'espresso Italicus: una serie micidiale che non accenna a interrompersi nemmeno quando arrivano i primi arresti e interrogatori, e si attiva la macchina giudiziaria. Come rifletteva il giudice istruttore Rosario Minna, in prima linea nelle indagini sullo stragismo: se gli attentati continuano, qualcuno ce l'ha fatta. È sfuggito alla giustizia. Luca Palestini «illumina una delle stanze buie della storia recente del nostro Paese» ricostruendo l'identikit del più evanescente di questi personaggi, “il legionario”. Un fantasma che ritorna ossessivamente nelle testimonianze sugli attentati ai treni, prima di sparire nel nulla; sulle cui tracce, però, riusciamo a intuire pezzi di una verità ancora occulta. Prefazione di Massimiliano Giannantoni. Introduzione di Antonella Beccaria. Postfazione di Vieri Adriani.
EUR 13.78
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Breve storia della mia filosofia
Ágnes Heller racconta il suo cammino filosofico, intrecciando lo sviluppo delle proprie idee alle sfide storiche e politiche del suo tempo (dai Gulag ad Auschwitz, dalla rivoluzione all'emigrazione). La storia del suo pensiero è presentata in quattro tappe: gli “anni dell'apprendistato”, a lezione da György Lukács, prima e dopo la rivoluzione ungherese; gli “anni del dialogo”, epoca di fermento, discussione e condivisione all'interno della Scuola di Budapest; gli “anni della costruzione e dell'intervento”, caratterizzati dall'impegno politico durante l'esilio australiano; infine, gli “anni della peregrinazione”, fra lezioni e conferenze in giro per il mondo, dopo la morte del secondo marito Ferenc Fehér. Un'avventura intellettuale che attraversa l'intero «secolo breve» e si confronta con il vortice dei suoi più scandalosi enigmi.
EUR 13.78
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La libertà
Più che un'idea o un postulato, la libertà viene considera-ta, in questo saggio di Zygmunt Bauman, nella sua forma di relazione sociale. Come sostiene il sociologo polacco, la tendenza della società moderna è quella di individualizzare i suoi membri in attori che agiscano spinti da motivazioni personali e che si ritengano responsabili delle proprie azioni: di conseguenza la sociologia deve saper vedere, nella libertà della natura umana, un assunto più che un oggetto di ricerca. Partendo da questa tendenza, Bauman sostiene che nella società attuale il progresso ha aumentato le potenzialità di scelta dell'uomo, ma lo ha ingabbiato in una concezione individualista dell'esistenza umana, rendendolo prigioniero del consumismo. Che cos'è dunque la libertà e cosa significa essere liberi?
EUR 10.92
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Il marketing della paura. Donald Trump e il codice della comunicazione politica
Che cosa vuol dire usare la paura come mezzo di comunicazione politica? Lo stato permanente di squilibrio e di minaccia è da sempre lo strumento principe di chi detiene il potere, così da creare il problema e allo stesso tempo fornire le soluzioni a masse facilmente manipolabili. Le scienze cognitive, fin dal celebre esperimento dell'università di Stanford sull'"effetto Lucifero", hanno svelato molti dei meccanismi connessi alla paura, codificati successivamente attraverso il neuromarketing strategico, che fanno uso di linguaggi ipnotici, posture, gestemica ed elementi paralinguistici. Donald Trump è certamente il politico che più di ogni altro segue una strategia precisa, scientifica, che si avvale delle tecniche e dei meccanismi specifici del marketing della paura. Una lezione che si rivelerà utile a chiunque voglia guardare alla politica e ai politici con spirito critico, per non cadere nei tranelli e individuare tempestivamente i tentativi di manipolazione. Prefazione di Massimo Arcangeli.
EUR 8.78
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Vittorio Arrigoni. Ritratto di un utopista
Nei campi con i contadini e in mare con i pescatori tra gli spari, sotto le bombe durante l'operazione militare israeliana Piombo fuso. Questa la scelta di vita di Vittorio Arrigoni a Gaza, terra «madre di tutte le ingiustizie». Nel racconto di Anna Maria Selini si ripercorrono i suoi anni passati in Palestina, attraverso i ricordi delle persone a lui più vicine fino al rapimento e all'assassinio, nell'aprile del 2011. Una morte su cui non è stata fatta ancora chiarezza, dimenticata troppo presto, e seguita da un processo farsa, nell'indifferenza della politica italiana di allora. Partigiano intransigente, un po' Corto Maltese un po' Che Guevara, libero dall'influenza dei governi, Vittorio agiva spinto dall'urgenza di difendere e diffondere il rispetto per i diritti umani stando tra la gente, nel cuore delle cose. Un messaggio, il suo, che continua a ispirare molti e che oggi è più necessario che mai. Introduzione di Francesco Battistini.
EUR 17.58
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L'età del ferro (2019). Vol. 2
In questo numero: • Il tempo della perplessità Paolo Febbraro Il pessimismo della volontà • Il personaggio Joyce e la sua opera Edoardo Zuccato La leggenda del santo sperimentatore • «The Irish Times», 13 giugno 2015 Declan Kiberd Non avete ancora letto l'Ulisse di Joyce? • Joyce secondo Henry Miller Alfonso Berardinelli Un sublime odore mortuario • L'Ulisse Paolo Febbraro Diario di lettura • Insofferenze Alfonso Berardinelli Il menù non prevede la critica letteraria • La felicità è un'epifania Giorgio Manacorda Un vetro leggero molto trasparente • Emozioni e responsabilità Marta Tibaldi La felicità è un modo di essere nel mondo • L'ordine e il piacere Gabriele Tanda Il ritmo della felicità • I pensieri di Remo Edoardo Chiti La felicità e il diritto • Zibaldino Fabrizio Bajec Poesie per ricominciare • Accountable/not accountable Carmen Dell'Aversano I piaceri del multiculturalismo • Humanities Matteo Marchesini Acque calde
EUR 13.30
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L'età del ferro (2019). Vol. 3
“L'età del ferro” non è una rivista di letteratura, né di “critica” o di “poetica”. Non è una rivista di sociologia, antropologia, psicoanalisi o delle più varie humanities. È una rivista militante senza engagement. Forse è addirittura una rivista politica. La letteratura è una forma irriducibile e insostituibile di conoscenza. La letteratura non ha compiti di intrattenimento o di “impegno” immediato, ha la profondità “sociale” delle parole. La letteratura ha a che fare con altri ambiti della cultura, anche con quelli in apparenza più lontani e diversi. La letteratura non è democratica, è critica. Non abbiamo ideologie e comunque fedi, credenze o religioni - neppure la religione della razionalità. La differenza tra tecnologia hard e tecnologia soft - la differenza tra il Novecento e il Duemila - è solo apparente: l'espropriazione non cambia, ma, e non è poco, si sposta dal corpo alla mente, e così incide sulla qualità dell'antropos, decide della sua essenza. Esiste un problema di ecologia della cultura, ovvero di ecologia di quello che siamo. Noi leggiamo il mondo (quindi anche la polis) consapevoli che ciò che ci caratterizza come specie animale, e ci fa diversi da tutti gli altri esseri viventi, è la creatività della nostra mente. Questa è la nostra militanza: rimettere al centro la potenza gnoseologica dell'arte, della poesia. Questa è appunto una funzione politica: combattere per la salute della specie cui apparteniamo.
EUR 13.30