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Il ritorno del re. Il Signore degli anelli. Vol. 3
«La scacchiera è pronta e le pedine si sono messe in moto.»Gandalf sa bene che ormai Sauron è pronto a sferrare il suo attacco: una nube nera incombe sulle Terre degli Uomini, oscurando il sole e le speranze. Il mago è a Minas Tirith, ultimo baluardo di coloro che si oppongono all'Oscuro Signore: qui accorreranno Théoden e i suoi Rohirrim; qui si ricongiungeranno Pippin e Merry, i due mezzomini che hanno saputo dimostrare tutto il proprio valore; qui si attende il ritorno dell'erede di Isildur, che arriverà per la via più inaspettata. E mentre una grande battaglia infuria a Gondor, Frodo e Sam affrontano a Mordor gli ultimi terribili passi del loro cammino: devono vincere la stanchezza e la paura per gettare l'Anello Unico nel fuoco del Monte Fato. Nel terzo e conclusivo volume de Il Signore degli Anelli il Bene trionfa, ma non senza grandi perdite, e il mondo a cui i valorosi combattenti fanno ritorno non sarà mai più lo stesso, come è stato per Tolkien dopo la Grande Guerra e come accade a tutti coloro che hanno attraversato grandi e piccoli cambiamenti: epiche o intime che siano, le battaglie forgiano chiunque, uomini, elfi, nani o hobbit allo stesso modo.
EUR 22.80
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Empatia negativa. Il punto di vista del male
La storia delle arti è ricca di personaggi, figure, performance, oggetti e spazi connotati negativamente con cui i fruitori stabiliscono un tipo di relazione empatica ambivalente e destabilizzante, fatta di attrazione e di repulsione: l'empatia negativa. Da Medea al carnefice di san Matteo dipinto da Caravaggio e dalla fotografia di Mapplethorpe, fino ai Sette Palazzi Celesti di Kiefer e al Joker folle e derelitto di Phillips, c'è qualcosa, nel punto di vista del male, che ci conquista e ci obbliga a interrogarci su noi stessi molto più di quanto siano in grado di fare espressioni artistiche edificanti. Questa ampia e affascinante ricerca, che spazia dalla letteratura al cinema, dal teatro alle arti figurative, indaga il cuore nero dell'empatia.
EUR 13.30
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Casa Lampedusa
Grazie a un abile gioco di specchi, indagando con eleganza nel cuore di un uomo affascinante quanto la sua opera, Steven Price riporta in vita l'ultimo principe di Lampedusa, che da scrittore diventa personaggio letterario, nella cornice siciliana del secondo dopoguerra.\r\n\r\nGli alberi sono vecchi. I principi sono antichi.Ogni uomo, per quanto insignificante, dovrebbe lasciare qualche cronaca del tempo trascorso su questa terra. Le parole di Stendhal echeggiano nella mente dell'uomo di mezza età che fa una sosta pensosa in chiesa prima di avviarsi all'incontro con il cugino, Lucio Piccolo, al Caffè Mazzara, luogo consueto di conversazioni appassionate sulla letteratura. Siamo a Palermo, una mattina di gennaio del 1955, e l'uomo di mezza età, a cui è appena stata diagnosticata una malattia senza ritorno, è Giuseppe Tomasi di Lampedusa. Una vita di studi e scritture, e non ha creato nulla. Non ancora. Parte da qui, da questo nodo di slanci e frustrazioni, il racconto intimo e dolente degli ultimi anni di un grande scrittore dediti alla stesura sempre più urgente di un solo capolavoro, Il Gattopardo, punteggiati da infruttuosi tentativi di pubblicazione e rasserenati dagli affetti - l'adorata moglie Licy, il cugino Gioacchino - prima della resa di fronte all'ineluttabile.
EUR 17.10
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Il libro della giungla
L'intera filosofia di vita di Rudyard Kipling è racchiusa in miniatura in questo caleidoscopico lavoro letterario che intreccia immaginazione, mito e magia. Indimenticabili, oltre a Mowgli, il “cucciolo d'uomo” allevato dai lupi, sono gli animali che popolano queste storie fantastiche: l'anziano pitone Kaa, la sinuosa pantera Bagheera, il saggio orso Baloo, filtrati dalla lente dell'antropomorfizzazione, permettono all'autore di affrontare temi e lezioni morali a lui cari, come la scoperta di sé, l'obbedienza alla Legge e la conoscenza del proprio posto nella società, ma anche la libertà di abitare mondi diversi, come fa Mowgli, in continuo movimento tra la giungla e il villaggio degli uomini. Racconti meravigliosi e avvincenti, da leggere e rileggere per tutta la vita. Età di lettura: da 7 anni.
EUR 12.35
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Uno in diviso
Taiwo e Kehinde sono due fratelli, ma abitano assieme uno stesso corpo: sono gemelli siamesi. Nonostante siano molto diversi - come lo yin e lo yang, rappresentano due poli filosofici - la carne di cui sono fatti li lega, nel pensiero come nell'azione. Efferatezze e riflessioni lucidissime sulla società italiana, la Chiesa, l'omicidio, l'aborto, il terrore dello sfruttamento fisico e intellettuale si alternano e si avvitano in una spirale cruenta che porterà i protagonisti a perdere ogni moralità. Vera e propria stagione all'inferno, Uno in diviso è una storia cupa, permeata da una simbologia ossessiva che si ripete e che ci indica le zone più recondite di noi stessi, dove tutto è duplice ma unito.
EUR 11.40
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Giudei
Un secolo narrato da tanti diversi punti di vista, da tante voci che non fanno mai un coro, attraverso la storia di due famiglie ebree.\r\nL'orso di vetro posava gli occhi distratti su quell'accozzaglia di libri, di oggetti, ognuno dei quali ricordava un gesto, una frase, occhiaie violacee, sopracciglia inarcate, la famiglia dispersa, una diaspora nell'eternità.\r\nFebbraio 1903. Aaron e Samuele, cugini e amici, vagabondano in calesse per la Lucchesia. Il loro idolo si chiama Giacomo Puccini; Samuele è un impresario musicalteatrale; Aaron un fresco ingegnere. Ed è proprio in Puccini, sotto l'Isotta Fraschini che gli si è ribaltata addosso durante un'allegra fuga con l'amante di turno, che s'imbattono; sono loro a dare l'allarme. Cose che potevano succedere nell'Italia di allora. Aaron si sposerà con Rebecca (matrimonio combinato); tra discussioni su Verdi, Wagner e Puccini due modi di essere ebrei - i borghesi di Torino, irrimediabilmente marroni; gli agiati provinciali marchigiani - s'incrociano. Zia Ester e il soprano Drusilla, la casa delle Torrette col suo giardino, la piccola Giovanna e la sua mamma putativa Sara, l'artistico Elia, Miriam che amava i libri, l'affettuosa Kate e il suo Cielo; una guerra e poi l'altra, e in mezzo le leggi razziali, nuove famiglie, nuovi bambini, il fronte, la fuga, le perdite. Reinventarsi una vita, ritrovarsi; e poi il mondo nuovo, il mito degli Stati Uniti e quello di Israele, la ricostruzione, il boom, gli anni del terrorismo.
EUR 18.05
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Il più grande criminale di Roma è stato amico mio
Libro candidato da Edoardo Nesi al Premio Strega 2021Con una scrittura capace di addentrarsi nel buio del male grazie all'innocenza radicale da cui scaturisce, Aurelio Picca fa risuonare le parole dei carnefici e il pianto delle vittime in un profondo silenzio, e scrive un romanzo doloroso e ardente.«In "Il più grande criminale di Roma è stato amico mio" la vita scorre tagliente e laida, bastarda e cattiva e insieme angelica» - La LetturaDalle finestre di una pensione sul lago Albano, Alfredo Braschi guarda l'acqua che colma l'antico cratere vulcanico e stringe una Beretta calibro 6,35 che, insieme alla pistola con cui i suoi antenati ammazzavano i tori, è tutto ciò che gli rimane. Alfredo ha conosciuto la dolcezza di un amore assoluto, l'amicizia, il tradimento, e ora non ha più nulla se non il coraggio per uccidere o morire. A sua volta "sull'orlo di un cratere" popolato di tutte le giovinezze vissute, Aurelio Picca compie in questo romanzo un'operazione letteraria coraggiosa quanto il suo protagonista: lascia emergere dal passato la figura di Laudovino De Sanctis, ferocissimo criminale romano, e la sceglie come specchio attraverso cui condurre la narrazione ai suoi esiti più estremi. Con sette omicidi, quattro sequestri di persona, undici condanne definitive, due rocambolesche fughe dal carcere, Laudovino detto Lallo Lo Zoppo ha fatto tremare Roma fin dagli anni sessanta, ma nessuno finora aveva raccontato la sua storia. Nemmeno ventenne, Alfredo Braschi incontra Laudovino, ne rimane folgorato, è testimone del fascino e dell'orrore. Ma adesso che è solo, circondato dalle ombre, ricordare la fatale amicizia con Lallo è per Alfredo un modo per fare i conti con se stesso, senza pretendere sconti. In testa ha una sola traccia: la Ninnananna che sua figlia Monique cantava da bambina. Monique, come la figlia di Lallo. Monique, che ha subìto una violenza da vendicare...Proposto da Edoardo Nesi al Premio Strega 2021 con la seguente motivazione: «È un romanzo esistenziale, Il più grande criminale di Roma è stato amico mio, e racconta la vita mentre scorre tagliente e laida, cattiva eppure angelica, nelle vene dei suoi personaggi. Anche del dolore, racconta, il dolore anch'esso angelico - e immenso, e mai sedato - che continua a pugnalare il protagonista, luogotenente inventato d'un criminale invece esistito davvero, che negli anni Settanta terrorizzava tutta Roma.\r\nIn quest'opera ambiziosa e mirabilmente scorretta Aurelio Picca ci mostra il portento del male raffigurato, e nelle pagine migliori arriva a svolgere uno dei compiti più sacri della letteratura, quello di mostrarci il mondo slabbrato e vuoto e insensato nel quale viviamo.\r\nVorrei dunque candidarlo al Premio Strega 2021.»
EUR 16.15
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Piano meccanico
«Un passo indietro, quando si è presa la strada sbagliata, è un passo nella direzione giusta.»«La sua logica nera ci offre qualcosa su cui ridere, e molto di cui aver paura» - The New York Times Book ReviewIn un futuro non troppo lontano, dopo una guerra che - ovviamente - è stata "l'ultima", l'America vive nel benessere grazie all'impiego massiccio della meccanizzazione. Le macchine hanno sostituito l'uomo in ogni lavoro manuale e la società è divisa in due. Da un lato tecnici e manager, che hanno imparato a produrre senza le maestranze richiamate sotto le armi. Dall'altro coloro che il basso quoziente d'intelligenza condannava a un lavoro manuale che ormai non esiste più. Il cittadino medio americano è solo uno scarto del processo industriale, un ozioso dal quale più nessuno si aspetta un gesto di ribellione. È il tecnocrate più giovane e promettente, Paul Proteus, il primo a ribellarsi alla civiltà delle macchine. Ma fallirà, perché l'uomo non può più fare a meno di loro. Il primo grande romanzo di Vonnegut è l'avvincente affresco di un mondo condannato anche da coloro che vorrebbero salvarlo: l'uomo non lo cambierà se prima non sarà riuscito a cambiare se stesso.
EUR 14.25
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Storie parallele. Vol. 2: Nel profondo della notte.
«La verità è che avevo due vite lasciate a metà, l'una si era rivelata troppo scarsa, l'altra prometteva troppo, e in entrambe mi sentivo infinitamente estraneo.»«Ho un'altra vita.» Così comincia il secondo volume di Storie parallele, con Kristóf che vaga per i sentieri dell'isola Margherita, alla disperata ricerca di un corpo che gli trasmetta calore. Nel capitolo centrale della saga seguiamo le vicende di personaggi che ci sono familiari, come la sensuale Gyöngyvér Mózes e il feroce Ágost Lippay, che grazie al loro rapporto controverso incarnano uno dei temi cari all'autore: la centralità del corpo umano e dei suoi sensi per raggiungere la conoscenza. Ma scopriamo anche nuovi personaggi, che ci traghettano per le trame di questa saga che percorre a perdifiato il tempo della Storia, dagli anni della Germania nazista a quelli della rivoluzione ungherese, tra crimini, passioni e la dolorosa presa di coscienza di dover scendere a patti con il proprio passato.
EUR 22.80
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Le sirene di Titano
Sotto la maschera della fantascienza, Le sirene di Titano è una feroce satira sociale in cui l'autore si burla della guerra, della religione e di tutto ciò che divide gli uomini e li rende nemici tra loro.«È uno di quei libri che a una prima lettura sembra scritto un po' con noncuranza. Il fatto che alla fine tutto all'improvviso abbia un senso appare quasi casuale. Poi a rileggerlo realizzi quanto duro lavoro abbia richiesto perché qualcosa di così perfettamente raffinato apparisse così casuale» - Douglas Adams, autore di "Guida galattica per autostoppisti"Nel cosmo di Kurt Vonnegut non ci sono tute spaziali, conti alla rovescia, lanci di razzi. Tutto questo appartiene alla preistoria. Migliaia e migliaia di anni dopo i primi goffi tentativi dei terrestri di andare sulla luna, si viaggia nello spazio in giacca e cravatta a bordo della propria lussuosa astronave come se si andasse da Milano a Gallarate in limousine. Il combustibile è la VUDD: la Voglia Universale di Diventare. E l'unico incidente che può capitare durante il viaggio è finire in un infundibolo cronosinclastico non registrato dalle carte: una specie di buco nero dove le diverse facce della verità s'incontrano e convivono, dove le nozioni di tempo e spazio non hanno più senso e dove il protagonista di questo romanzo finalmente capirà qual è il significato della vita. Costretto da questo incidente a materializzarsi e smaterializzarsi periodicamente sulla Terra e su Titano, dove lo aspettano le tre sirene che danno il titolo al romanzo, il miliardario Winston Niles Rumfoord affianca molti altri bizzarri personaggi in un romanzo che non è quello che sembra.
EUR 12.35
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La via delle sorelle
Nella vita i legami che scegliamo ci definiscono più di quelli in cui ci troviamo nascendo. Per ogni donna il rapporto con le amiche è una relazione fondativa, capace di determinare la direzione di un'esistenza intera: di indicare una via. Ci sono le amiche sorelle, unite da un legame simbiotico; le complici di sfide e trasgressioni; le compagne in cui specchiarsi per riconoscersi; ma anche quelle che tradiscono perché sanno colpire nel punto di massima debolezza: le amiche geniali, le amiche fatali. È in questa misteriosa incubatrice di fioriture, in questo regno magico e a volte inquietante fatto di presenze cangianti che Gaia Manzini sceglie di addentrarsi. Le vicende di amiche passate alla storia - scrittrici, artiste, donne coraggiose - si intrecciano con quelle delle amiche di una vita, in un controcanto che lascia emergere dell'amicizia le sfumature più delicate e difficili da pronunciare. Se sono donne destinate a lasciare traccia di sé o solo incontri fugaci non conta: ogni legame, in queste pagine, racchiude lo stesso potere trasformativo. Un caleidoscopio di racconti nel quale rileggere la nostra vita, ripensare i rapporti che ci hanno fatto crescere, riconoscere aspetti inconfessabili di noi che solo certe amicizie hanno la forza giusta per poter sfiorare. La via delle sorelle è, al contempo, un'indagine letteraria su un sentimento troppo spesso dato per scontato e un vibrante memoir dedicato a tutte le amiche che hanno saputo cercarsi e riconoscersi. Perché l'amicizia è sempre e comunque un viaggio al centro del proprio cuore.
EUR 15.20
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Lettera a chi non c'era. Parola dalle terre mosse
«Non c'era bisogno della pandemia per capire che la vicenda umana si svolge dentro la dimensione del pericolo e che non c'è modo di immunizzarsi. Bisogna arare il tremore, seminarvi dentro la nostra voglia di essere qui e di vedere con gli occhi aperti che cosa enorma è ogni giornata, qui nella crepa del mondo.»C'è Mario, che aspettava di mangiare la pizza di granturco con la figlia in braccio quando la terra ha iniziato a tremare: ha perso tutto, vive da anni in un container. Ci sono due ragazzi che si baciano in una macchina, il terremoto li coglie in quel momento di dolcezza. C'è Benedetto Croce, che riprende i sensi a notte fonda e si trova coperto dalle macerie fino al collo, e c'è Gaetano Salvemini, che sopravvive alla moglie, ai figli e a una sorella perché si aggrappa all'unica parete che non crolla. Il terremoto del 1980 in Irpinia, che travolse una terra già segnata dall'emigrazione, e la ricostruzione, che produsse tanti guasti ma non ha portato via la grazia antica di quei luoghi. Gli altri terremoti italiani, da quelli di Messina e Avezzano ai più recenti dell'Emilia, de L'Aquila e delle Marche. E in mezzo tante disgrazie collettive, imprevedibili o dovute all'incuria umana: Franco Arminio parte dai suoi luoghi e allarga lo sguardo per rievocarle a una a una, scavando tra le macerie con l'indignazione delle sue prose civili e la dolente tenerezza dei suoi versi. Questo libro è al tempo stesso un inedito catalogo delle nostre fragilità, di tutte le volte in cui la Terra ci ha ricordato che siamo piccoli quanto formiche sul suo grande dorso, e un appello rivolto a chi viaggia distratto attraverso le persone e le cose, perché «quello che è accaduto non è frutto del caso o di una congiura, [...] non riguarda solo chi è morto o i suoi familiari, riguarda noi e i nostri figli, riguarda soprattutto chi non c'era». Arminio chiede con ardore alla letteratura di farsi testimonianza, ci ricorda che l'ascolto e l'attenzione alle parole sono il primo passo per ricostruire la speranza.
EUR 15.20
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Nella quiete del tempo
“Ho sempre voluto scrivere un romanzo dove creare e descrivere un mondo che, come tutti gli esseri viventi, nasce, cresce e alla fine muore.” Così nelle parole dell'autrice il senso di questo libro, pubblicato in Polonia nel 1996, dove fu accolto con grande attenzione e si aggiudicò il premio della Fondazione Koscielski, e uscito in Italia nel 1999. Dopo il successo di I vagabondi, e dopo aver riproposto Guida il tuo carro sulle ossa dei morti, Bompiani riporta in libreria un altro romanzo fondamentale di una grande scrittrice, premio Nobel per la letteratura 2018.\r\n\r\n«Olga Tokarczuk ci ricorda perché leggiamo romanzi: per entrare in un mondo immaginario, del tutto estraneo e infinitamente familiare allo stesso tempo». - The Prague Post\r\n\r\n«Tokarczuk usa un linguaggio ricco, articolato, stratificato, che fin dalla costruzione delle frasi ha qualcosa di intrinsecamente sovversivo perché mette in dubbio lo stato di cose esistente. È una persona che trasforma la curiosità e lo stupore in letteratura». - Wlodek Goldkorn\r\n\r\n«Un libro curioso e commuovente». - The Indipendent\r\n\r\nPrawiek è un villaggio sospeso nel tempo, “un luogo al centro dell'universo”: percorso dai fiumi Bianca e Nera, punteggiato da alture come la Collina dei Maggiolini, ha quattro arcangeli a vegliare i suoi confini e un Tempo scandito dalle consuetudini più semplici. Le guerre e gli eventi della storia portano scompiglio anche qui, come nel resto del mondo, ma a Prawiek le giornate ruotano attorno alle preghiere, al mulino e al macinacaffè, alle nascite e alle morti, alle piccole storie degli eccentrici personaggi che lo abitano: Spighetta, che si nutre di ciò che resta dopo la mietitura; il castellano Popielski, che dedica la vita a un misterioso gioco da tavolo; Ruta, che ama i funghi più delle piante e degli animali; l'Uomo Cattivo, rimasto solo così a lungo da dimenticare la sua natura umana. Una fiaba dal passo solenne e rarefatto sulla stretta inesorabile del tempo e sul rapporto sublime e grottesco tra uomo e mondo.
EUR 17.10
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Il Kitsch. Antologia del cattivo gusto. Ediz. a colori
Una nuova luminosa edizione per uno dei testi classici del Novecento che hanno rivoluzionato il modo di concepire l'arte e il campo più esteso e vivo dell'estetica quotidiana. Quando nel 1968 Gillo Dorfles pubblica un volume dedicato al fenomeno del kitsch, la parola stessa, attinta dalla lingua tedesca, era ignota fuori dell'area germanofona. Ma se la parola era poco diffusa, i prodotti e i comportamenti che si caratterizzavano per il loro (più o meno deliberato) cattivo gusto sciamavano dappertutto, sconfinando l'ambito artistico per insinuarsi in ogni aspetto della vita contemporanea, dal design alla comunicazione, dalla moda all'arredamento, dallo sport allo spettacolo. Secondo Dorfles il kitsch non è però un concetto atemporale, legato com'è all'idea di riproducibilità tecnica che si è venuta affermando con la seconda rivoluzione industriale. Prima non sono mancate situazioni in cui il processo di creazione artigianale raggiungeva un certo grado di serialità, ma senza dubbio la moltiplicazione e la diffusione tipiche delle tecnologie moderne hanno impresso al fenomeno una vitalità inarrestabile, e subdolamente maliziosa. È questa infatti l'essenza del kitsch, esclusi certi suoi usi in chiave umoristica: gratificare l'utente con un senso di artisticità facile, superficiale, e in definitiva artefatta, per manipolare la sua coscienza a uso delle varie propagande (politica, religiosa, consumistica). Pur acutamente critica, l'analisi di Dorfles resta sempre curiosa, eclettica e rispettosa degli altri, attenta a non inciampare nel moralismo e nel distinguere, all'interno di un fenomeno così vasto e ormai “naturale”, le sue varie sfumature e componenti. Il Kitsch. Antologia del cattivo gusto rappresenta perciò una pietra miliare della riflessione estetica contemporanea, proprio perché oggi dominata dal suo apparente contrario, il buon gusto imposto dal postmoderno che fa della contraffazione stessa un'arte.
EUR 45.60
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Sapiens. La nascita dell'umanità
Il primo volume della versione illustrata del bestseller internazionale sulla storia dell'uomo.In un mondo alluvionato da informazioni irrilevanti la lucidità è potere. Ma come si fa a cogliere il quadro generale senza perdersi in un'infinità di rivoli e dettagli? Facciamo un passo indietro e guardiamo davvero al quadro generale: la storia della specie umana. Sapiens. La nascita dell'umanità è la storia di come una scimmia insignificante divenne la signora della Terra, capace di scindere il nucleo di un atomo, volare sulla Luna e manipolare il codice genetico della vita. Una squadra di ricercatori - Prehistorik Bill, Dr. Fiction, la detective Lopez - capitanati da Yuval Noah Harari in persona guida il lettore a esplorare il lato selvaggio della storia. L'evoluzione umana viene reinventata come un reality show televisivo; il primo incontro tra Sapiens e Neanderthal è raffigurato attraverso i capolavori dell'arte moderna; l'estinzione dei mammut e delle tigri dai denti a sciabola è raccontata come un giallo. L'adattamento di Sapiens. Da animali a dèi in forma di graphic novel è una rivisitazione radicale e profondamente divertente della storia dell'umanità a partire dal longseller internazionale che ha venduto 16 milioni di copie in 60 lingue. Il tono umoristico è pensato per catturare l'interesse di chi finora ha preferito tenersi alla larga da scienza e storia. Ecco l'occasione giusta per cambiare idea.
EUR 23.75
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La pietra oscura
Una moria di pesci, antiche maledizioni, storie ancora più antiche, universi lontani e comunicanti, statue sacre, adulti ostili e adulti complici per un'avventura che ha la concretezza dell'amicizia vera e il brillio di un'equazione che lega i mondi.«Se uno dei due mondi si ammala, l'altro deve andarsene per potersi salvare.»«E andare dove?»«Forse verso altri mondi dove ricominciare a tessere legami.»Sono cinque e sono inseparabili: c'è Ulisse che viene dal Senegal, Inco grande, grosso e trasognato, Ago il minuscolo, Gemma, magra magra e con una memoria invidiabile, e Giorgio, detto Stampa per via delle stampelle: insieme in terza media, in questa fine di primavera che è l'ultima da passare come una banda. Poi le loro strade si divideranno, è inevitabile, e fa un po' male. Intanto condividono tempo e passioni: i giochi di ruolo nel negozio di fumetti di Sebastiano, e anche i fumetti, certo, i silenzi e le chiacchiere. E poi un gioco che li prende tantissimo, un gioco inventato da loro, in cui invece di trasformarsi in eroi potranno restare quello che sono. Un lago che custodisce oscure leggende, una cavità nella roccia, dentro il bosco: una grotta, un rifugio, forse il varco per un altro mondo. E lì, nella grotta, una pietra che si stacca dalle altre, scotta, lampeggia. In città salta la luce, gli allarmi delle auto partono. Poi buio e silenzio. E un manipolo di militari decisi a scoprire da dove irradia la straordinaria energia di cui è intrisa la grotta e a setacciare le scuole alla ricerca dei ragazzini che hanno lasciato tracce ovunque. Comincia così questa storia di fughe e inseguimenti, misteri e ipotesi, in cui è chiaro che «le cose impossibili sono collegate fra di loro» e che l'anima del mondo, la forza che tiene vivi i vivi, è in pericolo. Una moria di pesci, antiche maledizioni, storie ancora più antiche, universi lontani e comunicanti, statue sacre, adulti ostili e adulti complici per un'avventura che ha la concretezza dell'amicizia vera e il brillio di un'equazione che lega i mondi.
EUR 16.15
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I ragazzi della via Pascoli
Non toccateli i bambini, non togliete loro il sorriso, l'abbraccio, l'attenzione, il bene, e domani sicuramente avremo alberi dritti e adulti migliori.«Una storia dedicata al milione di ragazze e di ragazzi immigrati di seconda generazione, nati e cresciuti in questo Paese, che aspettano di diventare cittadini italiani» - Annarita Briganti, RobinsonÈ strana, la distribuzione delle creature nel mondo. Casuale, forse. È il caso che porta il bambino narratore, con un gemello aggrappato alle natiche, a Trieste, vicino al Camposanto, nella casa di mamma Evelina e papà Sisto. Un figlio sarebbe bastato alla coppia, ma l'amore prevale e raddoppia. L'amore che nella casa del silenzio si muove furtivo: i genitori dei gemelli sono sordomuti da sempre. Pino e Rino, noti a tutti nel rione come i figli dei muti, crescono in quel silenzio in cui pure imparano a parlare, che è per loro la normalità. L'infanzia è serena fino ai sei anni, quando una zia benintenzionata sottrae i gemelli ai genitori per affidarli a un ente di assistenza. Via da casa, in un istituto, in una camerata di lettini bianchi, la divisa al posto dei cari buoni vestiti che sanno di famiglia, regole e divieti, le rare visite dei genitori che finiscono nel dolore di tutti; e poi punizioni, angherie, ingiustizie. L'ansia di crescere per liberarsi da quella prigione. E qualche consolazione: l'amore per una maestra bella e gentile, l'amicizia con i vecchi dell'ospizio vicino.
EUR 12.35
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Diari. Vol. 1: (1915-1919)
«Uno dei diari più importanti del mondo»: così Quentin Bell, nipote e biografo di Virginia Woolf. Cinque volumi che coprono quasi tre decenni, dal gennaio 1915, quando Virginia compie trentatré anni, al marzo 1941, pochi giorni prima del suicidio. L'impresa della loro traduzione completa è stata più volte tentata ma sempre abbandonata, privando i lettori della possibilità di conoscere per intero l'opera di una delle voci più amate della letteratura del Novecento. Questo primo volume raccoglie le pagine scritte tra il 1915 e il 1919, salvo un'interruzione a pochi mesi dall'inizio della scrittura e fino all'agosto del 1917 per un crollo nervoso: è in questo arco di tempo che assistiamo al passaggio da una fase in cui - scrive Mario Fortunato nella sua introduzione - «Woolf "guarda la vita" quasi soltanto dal di fuori, attraverso la lente della realtà materiale, a una nuova visione insieme dall'esterno e dall'interno, dove la realtà comprende e assorbe anche il nostro modo di guardarla. È una vera e propria rivoluzione - fisica e letteraria - e darà luogo a una delle più stupefacenti metamorfosi della letteratura moderna.»
EUR 26.60
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1984. Millenovecentoottantaquattro
Capolavoro della letteratura distopica, Millenovecentoottantaquattro è la spaventosa visione di un mondo dominato da regimi totalitari e carico di foschi presagi. Un romanzo che ha ispirato generazioni di scrittori e lettori, entrato in profondità nella cultura popolare e da riscoprire in questa originalissima traduzione di Vincenzo Latronico.«Uno dei miei libri preferiti, lo rileggo di continuo» - Margaret AtwoodScritto a pochi anni dalla fine della seconda guerra mondiale, narra di un occidente grigio, oppresso dall'ideologia propagata dal Partito EngSoc, il cui leader infallibile e onnisciente è Big Brother. Winston Smith lavora per il Ministero della Verità a Londra: ogni giorno censura libri e articoli di giornale, modifica la memoria storica e impoverisce la lingua. È vittima e ingranaggio di questa mostruosa società nella quale non c'è spazio per il libero pensiero e tutti sono controllati da una tecnologia che invade ogni aspetto dell'esistenza. Quello che Winston non ha previsto è l'irrompere dell'amore nella sua vita: amore che avrà l'effetto deflagrante di una bomba in grado di spazzar via menzogne e indifferenza. Winston deve nascondere i sentimenti che prova per Julia perché il sentimento è bandito e avversato dal sistema, però comincia a desiderare un'altra vita possibile e a pretenderla a qualunque costo. Ma Big Brother non tollera nessuna forma di autonomia o dissenso, ed è pronto a prevalere con metodi scientifici e inesorabili.
EUR 12.35
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Un uomo senza patria
"Siamo qui sulla terra per andare in giro a cazzeggiare. Non date retta a chi dice altrimenti"«Acuta e gioviale, l'eccentricità di Kurt Vonnegut è erede diretta di quella del suo illustro predecessore Mark Twain» - The New York Times Book ReviewSe non avete un vecchio amico con cui fare quattro chiacchiere la sera fumando un sigaro o bevendo un grappino, un vecchio amico che ne ha viste di tutti i colori ma che non ha perso la fiducia nella vita, ecco il libro che fa per voi. È stato pubblicato per la prima volta nel 2005, ma sembra scritto oggi. Dodici brevi saggi sulla società americana, sull'imperialismo dei suoi governi, sulle guerre in Iraq e in Afghanistan, sullo sfrenato capitalismo delle multinazionali: la critica feroce a una patria che l'autore non riesce più a riconoscere come propria. Gli Stati Uniti che Vonnegut mette alla berlina con la sua consueta verve non sono certo quelli di Donald Trump. Ma George W. Bush era molto diverso? E andate avanti a leggere, là dove il nostro vecchio amico parla della Terra e di quanto si sta facendo per salvarla. Vi sembra che negli ultimi quindici anni si siano fatti molti progressi? Queste riflessioni sul mondo e sulla vita sono insieme il manifesto di un uomo dalle idee chiare e il testamento di un irriducibile difensore di tutto ciò che resta di umano sul nostro pianeta.
EUR 10.45