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La guerra d'acqua dolce. Navi e conflitti medievali nell'Italia settentrionale
Fiumi, laghi e canali dell'Italia settentrionale sono stati nei secoli fondamentali per sviluppare comunicazioni e commerci. E benché siano spesso confini per popoli e nazioni, ancor più rilevante è la loro funzione di ponte: le acque, in tempo di pace, uniscono, non dividono. \r\nDurante le guerre medievali furono però teatro di furiosi scontri, vie privilegiate per spostare eserciti, macchine da guerra, artiglierie, prigionieri e bottini, e portare devastazione, assediare città e luoghi fortificati. La presenza di una flotta per decidere l'esito di un conflitto poteva essere tale da intraprendere anche una colossale impresa come quella portata a termine dalla Serenissima tra il 1438 e il 1439: il trasporto di grandi galee, e numerose altre imbarcazioni dall'Adda al Garda attraverso valli e montagne.\r\nIl libro racconterà i conflitti sulle acque interne del nord Italia nel medioevo, le tipologie di navi utilizzate durante gli scontri, i modi in cui avveniva la navigazione, per giungere infine a prendere in esame le modalità d'impiego e di combattimento delle flotte fluviali nelle battaglie rimaste nella storia.
EUR 22.80
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Il bullismo ti cambia la vita
«...quante volte ho pianto nella mia stanzetta, singhiozzando silenziosamente per non far capire a mia madre cosa stava succedendo? Quante volte ho nascosto i piccoli lividi che, purtroppo, non avevo il coraggio di mostrare per paura di deludere la mia famiglia? Paura di sembrare ai loro occhi una ragazza fragile, debole con le tante insicurezze, che purtroppo ancora oggi mi porto addosso segretamente.»
EUR 15.68
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Delitto al cimitero
Sarà Clelia a scoprire, dopo un processo sbagliato e ingiusto, dovuto al polverone mediatico che aveva nominato il crimine con il titolo omonimo del romanzo, "Delitto al cimitero", che il vero colpevole è il compagno Enrico, aiutato dallo stesso padre di Clelia, in un complotto osceno e cinico che aveva provocato due vittime: Walter e un testimone oculare di origini filippine. Tuttavia il mistero s'infittisce. Solo alla fine del racconto, dopo che il padre ed Enrico sono stati smascherati da Clelia, si capisce che è tutta una farsa coperta da un oscuro segreto...
EUR 18.81
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Sempre libera
«Che creatura meravigliosa Carmen!» esclamo. Alzo il viso e vedo che Giulio mi sta osservando attentamente, gli occhi leggermente socchiusi. «Come fai ad essere così affascinata da un personaggio così diverso da te? Cioè, per certi aspetti, intendo» mi dice lui. «Proprio perché è così diversa da me. Lei è così irriverente, così sensuale, di quella sensualità che non mira a provocare, ma solo a esprimere il suo sentirsi totalmente libera. Lei non bada alle regole e ai ruoli sociali, nessuna soggezione verso l'autorità, lei sa vivere l'attimo come se per lei la vita fosse "leggera", nel senso proprio di "leggerezza", tanto da vivere di slancio, come una corsa a perdifiato, senza esitare, senza nessun compromesso.» «Sì, ma accettando tutti i rischi che ciò comporta, però» replica lui. «Cosa vuoi dire, Giulio?» «Non dimenticare il suo gesto estremo, quando per essere coerente con la sua scelta di libertà, è costretta ad accettare il suo destino di morte.» «Sì, lo so. Purtroppo, c'è anche questo. Tra l'altro, è la prima eroina dell'opera lirica a morire assassinata sulla scena.»
EUR 25.56
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Un amore così grande e... diverso
"Io per te vorrei essere sole per illuminare le tue giornate, luna per poter cullare ogni tua notte, aria per poterti accarezzare in ogni momento, vorrei essere un pittore per dipingere il tuo volto e la tua dolce anima. Vorrei essere un poeta per decantarti nel modo più sublime, ma no, nessun verso può descrivere la tua grande bellezza, la stessa che ogni giorno di te mi fai innamorare sempre di più. Sono semplicemente me stessa e ti chiedo di non andar via perché sei l'amore, la vita mia".
EUR 17.96
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Operazione Alte quote. (Rifiuti sporchi)
Anno 2020. Il Covid-19 imperversa in Italia e nel mondo. Tra i problemi da affrontare oltre a quello della salute c'è anche quello dello smaltimento dei rifiuti ospedalieri prodotti in grandissima quantità. Quale occasione migliore per una "giovane ed emergente cosca mafiosa" di inserirsi nel tessuto economico del Paese per arricchirsi sfruttando metodi che le consentiranno una rapida ascesa di potere oltre che tanti soldi? Ed è così che tramite i propri uomini verrà messa in ginocchio una ditta veneziana di "trattamento e asporto rifiuti". Capitanata con grande volontà e determinazione, anche a rischio della propria vita e della sua famiglia, il socio Mario Bellusso si opporrà a personaggi subdoli, vendicativi e spietati che cercheranno in tutti i modi di ottenere quanto pianificato...
EUR 24.60
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Confusione distesa
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Fedora
Fedora è una bambina che vive in una ridente cittadina di mare. Abita insieme alla famiglia in una grande casa situata al centro della città, con un bellissimo giardino. Il papà di Fedora spesso non è in casa perché lavora molto, ma nel tempo libero si dedica allo splendido giardino ricco di tantissime varietà di fiori e nel quale fanno il nido tantissimi uccellini. La mamma cura la splendida casa e le piace moltissimo cucinare e sperimentare nuove ricette. Ha una passione per il cucito, infatti lei stessa si occupa degli abiti della figlia.(...) A vederli da fuori sembrano una normalissima famiglia unita, ma soltanto dopo aver varcato la soglia della porta di casa ci si accorge che non tutto è come sembra perché tutti hanno una grande passione: il mondo oscuro e le sue credenze! Età di lettura: da 7 anni.
EUR 18.81
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Due cuori e un battito
Questa è la storia di un verde e comune ranocchio, che trascorre le sue giornate in un fresco stagno a fare il bagno e a gracidare insieme alle altre rane... Invece no... No! Attenzione! Non parliamo di un semplice ranocchio, ma del Principe Ranocchio che viveva nel suo reame, solo e annoiato, non sapendo che gli stava per accadere qualcosa di meraviglioso... Età di lettura: da 3 anni.
EUR 20.24
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Il dolore del pulviscolo
"Il pulviscolo: sottilissime particelle che si trovano in sospensione nell'atmosfera, che si insinuano e si depositano intorno a noi e dentro di noi dando la sensazione della presenza di un corpo estraneo, la sensazione di disagio, la pressione e il dolore. Janis è una bambina che nasce e vive a Firenze negli anni Cinquanta e che diventa ragazzina negli anni della rivoluzione ideologica. Proprio in quel periodo capirà, attraverso la prima relazione sentimentale, che gli atti sessuali devono essere vissuti con il proprio partner, non con i genitori. Sconvolta nell'aver appreso che quel gioco, che doveva rimanere il loro segreto, non era altro che una perversione dei genitori, si trasferisce a Los Angeles nella casa dei nonni materni. Lì ritrova Jimmy, figlio dei vicini di casa, conosciuto quando era ancora una bambina e con lui si avvicina al mondo dell'irreale e dell'assuefazione alle droghe che le faranno rivivere, sotto l'effetto degli allucinogeni, quei momenti che per lei erano la normalità di puro gioco." (Prologo dell'autrice)
EUR 22.52
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Canta per me
Un giorno, nel nord della Scandinavia, Timoteo Abbracciavento scorse un barile antico e misterioso. Si trovava nella fabbrica di aringhe in cui lavorava e di nascosto lo aprì e bevve il liquore denso conservato al suo interno, ingoiando anche alcune strane particelle animate sospese nel liquido. Perse i sensi quasi subito. Quando si risvegliò, due giorni dopo, vide piccoli esseri neri a forma di palline pelose, con zampette di gallina, camminare sul pavimento della sua camera...
EUR 21.76
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Raffaello
Grande amore di Henri Focillon, uno dei massimi storici dell'arte del Novecento, fu il Rinascimento italiano, al quale dedicò tre saggi fondamentali: quello del 1910 su Benvenuto Cellini; un secondo, nato dalle lezioni che tenne alla Sorbona nel 1934-1935 su Piero della Francesca; e questo, su Raffaello, scritto nel 1926. Le monografie, i cataloghi ragionati sull'opera di Raffaello sono innumerevoli, l'interesse della critica e del pubblico è vivissimo e destinato ad aumentare in questo anniversario che ne celebra i cinquecento anni dalla morte. Una intramontabile attualità che si delinea con esattezza anche nelle parole dello stesso Focillon: «Uno studio di Raffaello non è necessariamente inattuale. In un modo non ancora ben chiaro partecipa di un'epoca che cerca di ricostruire la forma e che ha nostalgia dello stile». È la chiave di volta di queste pagine, su cui Marco Bussagli, nella Prefazione, osserva che lo storico dell'arte francese «certo si riferisce al XX secolo e al ruolo del suo scritto», ma è anche una dichiarazione che «si attaglia perfettamente a descrivere quel processo stilistico che sarà del manierismo e che, in ogni caso, mostra come fin da allora Focillon seguisse quelle che potremmo definire isoidi dello stile e delle forme cercando e trovando corrispondenze tra il passato e il presente».
EUR 11.40
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Fellini, o della vita eterna. Da Gelsomina a Mastorna
Ci sono artisti che vogliono essere capiti e altri che vogliono essere amati. Fellini voleva essere amato, e ci è riuscito. Quanto volesse essere teorizzato, è difficile dirlo. L'indagine critica su Fellini è spesso offuscata dal fellinismo, l'ideologia che riduce la sua impietosa analisi delle debolezze italiane alla facile saggezza secondo la quale la vita sarebbe solo un circo, una recita di giovanotti invecchiati e di donne voluttuose che li viziano e li proteggono. Certo, tutto il cinema di Fellini è un'indagine sulle conseguenze dell'indecisione, ma è un'indagine severa, perché chi non decide si trova "tra due morti", e prima o poi dovrà scegliere se sopravvivere in un limbo eterno oppure arrendersi alla vita eterna. Che cosa sia la vita eterna, in un senso sia religioso sia laico, sia spirituale sia al livello della vita animale, è forse il vero tema di Fellini, ed è ciò che questo saggio cerca di portare alla luce scegliendo come punto di partenza l'interesse di Fellini per Kafka (un altro poeta dell'indecisione) e il tormentato progetto del "Viaggio di G. Mastorna", che Fellini non ha mai realizzato, forse perché avrebbe svelato la "fantasia fondamentale" del suo autore, la speranza di non dover essere costretti a scegliere tra la vita e la morte, tra essere e non essere.
EUR 10.45
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Variazioni su Don Giovanni.
«Non ha visto davvero Don Giovanni - scrive Ortega y Gasset - chi non vede accanto al suo bel profilo di corteggiatore andaluso la tragica figura della morte, che lo accompagna ovunque, che è la sua drammatica ombra. Essa scivola con lui nel ballo; con lui scala le graticole dell'amore; entra insieme a lui nella taverna, e sul bordo del bicchiere da cui beve Don Giovanni si muove la bocca scheletrica di questo muto personaggio... quella è la sua suprema conquista, l'amica più fedele che segue sempre le sue orme». Ortega y Gasset, il più cristallino dei filosofi spagnoli, riflette in questo libro su uno dei miti maggiori che la Spagna abbia generato: il Don Giovanni, archetipo letterario e umano ritratto per la prima volta da Tirso de Molina e poi inseguito da decine di autori, da Mozart a Byron, al popolare Don Juan Tenorio di Zorrilla. Nelle sue pagine, Ortega rilegge il Don Giovanni e lo colloca sullo sfondo della cultura del Novecento. La sua affascinante trama di pensiero è qui accostata a quella di un altro raffinatissimo autore, suo contemporaneo, sullo stesso tema: José Bergamín. Variazioni su Don Giovanni compone così una dialettica scintillante di riverberi tra psicologico e culturale, tra spagnolo e universale. (Enrico Lodi). Con un saggio di José Bergamín.
EUR 13.78
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La quasi notte
Si potrebbe parlare di poesia religiosa se non fosse per la spiccata adesione a una realtà articolata e complessa che caratterizza il dettato di Francesca Serragnoli. Questa nuova raccolta comprendente testi scritti nell'ultimo lustro, ripartiti in cinque sezioni composte di una materia rarefatta, quasi impalpabile, per certi versi affine al pugno di liriche donateci da Cristina Campo. Una sorta di preghiera laica, un salmodiare attento e misurato che respinge la dinamica del grido, per accogliere in sé una parola sussurrata a fior di labbra, che ha la compostezza di una rosa coltivata interiormente, con acredine, pazienza, dedizione assoluta. Niente è esibito, tutto è calibrato, raccolto in un suo microcosmo che riproduce «la vita all'altezza della vita». Si tratta di un continuo anelito alla leggerezza, per rivendicare la propria verticalità in un mondo che annienta le nostre aspirazioni più vive e più vere. Versi delicati e tragici, perduti in una dimensione outrée, attraversata da immagini stranianti con il retaggio, allucinato e solenne, dei libri apocrifi. La parola sembra denudarsi, rinunciare a ogni possibile orpello, per stagliarsi nella «quasi notte» in una sorta di indifesa alterità, pudica e impudica.
EUR 11.40
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Le falistre
Vagano come falistre le parole di Marco Munaro, singolare figura di poeta-editore che sembra aver raccolto l'eredita? di Bino Rebellato, di cui non a caso ha curato in modo magistrale l'opera omnia. A distanza di trent'anni dalla stesura queste sue combustioni liriche, presentate per la prima volta in forma integrale dopo un accurato lavoro di revisione, si configurano alla stregua di un godibile romanzo familiare, costruito intorno a un repertorio fantasmatico costellato di presenze decisive che in realtà sono dolorose assenze. Tali epifanie, caratterizzate da una dimensione memoriale tesa al recupero di un'infanzia anonima e, al contempo, favolosa nelle terre di un Polesine frequentato da fate ed orchi, angeli e demoni, personaggi mitologici e indissolubilmente legati alla terra, si succedono attraverso le cinque sezioni della raccolta come altrettante «scintillografie». A volte basta la pronuncia di un nome scaturito dalle segrete dell'oblio o una «fola» ariostesca rivisitata in una chlebnikoviana «età della latta» ad innescare un cortocircuito dalle valenze quasi oniriche, simile agli esiti del mufaculor, neologismo correlato a un gioco infantile che in se? contiene qualcosa di magico e velenoso. Il dettato di Munaro, che in seguito conoscerà esiti più articolati e complessi, qui si carica di accensioni visionarie fulminee, le cui composite tessere formano un Bildungsroman dai tratti compiuti e potentemente evocativi. (p.d.p.)
EUR 11.40
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Macchine del diluvio
È una poesia contratta quella di Stefano Massari, ripiegata intorno a un nucleo di immagini sghembe e ricorrenti che sembrano contrapporsi al mondo delle macchine evocato nel titolo. Non c'è conforto in questi versi, tutto sembra collassato, come se si volesse rimarcare una condizione claustrofobica, di alienato, di scorticato, tesa a creare una pronuncia straniante e vertiginosa che tuttavia conserva i crismi di un'autenticità rara. Non sarà difficile indicare tra i maestri di Massari alcuni autori novecenteschi che hanno esibito la parola alla stregua di un osso, di un referto: da Fortini a De Angelis, passando per Antonio Porta. La nostra epoca peraltro non ha più bisogno di parole e maestri, bensì di un silenzio che arrivi a cancellare tutto il dolore accumulato da un corpo che modula nelle sue dodici morti altrettante resurrezioni. È bandita qualsiasi armonia che non sia quella che si rifà alle dinamiche di una fisicità perduta nell'ingranaggio di un pensiero sclerotizzato, teso ad ammassare, «con gesti di scure e carità», le pagliuzze d'oro e lo sterco, per ricordarci che siamo preda non di un sogno, ma delle «mani imputridite dei mercati».
EUR 9.10
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Memorie fluviali
Poesia come affabulazione, come transfert. Poesia come anabasi, come un riaffiorare della luce che si diffonde senza ostacoli e ci acceca, «furia bionda del grano». Scrivere rappresenta tale ossimoro: esporsi nel tentativo di nascondere le proprie idiosincrasie, le proprie aspirazioni, spacciare per maschera un ovale, privo di qualsiasi aura, sfuggito alla prospettiva degli specchi. Isabella Bignozzi approda alla sua seconda raccolta, pervasa di un'empatia quasi ascetica per una parola mai esibita, mai gridata, ma che si manifesta con delicatezza, con discrezione, scandendo momenti epifanici che non disdegnano il mormorio della preghiera, una fissità metafisica che risale verso voci mitiche spesso divergenti - da Celan a Cristina Campo -. Il suo «quaderno di spine» si configura come uno strumento atto alla registrazione di un journal atipico e rigoroso, in cui è possibile coniugare termini carpiti al linguaggio quotidiano con quelli derivanti dal suo apprendistato scientifico.
EUR 13.30
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Dal lago del cuore. Cinquantasei tersicoree tre sonetti e una strofa in sesta rima
Ut pictura poësis: si potrebbe partire dalla celebre formula oraziana per inquadrare questa nuova, elegante raccolta di Mauro De Maria, autore appartato e riflessivo che ha al suo attivo tre libri poetici di indubbio spessore. Affidati al «lago del cuore» ci lasciamo trasportare dai suoi componimenti ariosi e, al contempo, strutturati entro lo scheletro di forme chiuse (cinquantasei tersicoree, tre sonetti, una strofa in sesta rima) che documentano un lavoro artigianale rigoroso che tuttavia non rinnega il senso di perenne stupore, di meraviglia che traspare da questi versi. È un dettato che nasce spontaneamente dalle ceneri di un vissuto abbarbicato, come manine d'edera a un capitello corinzio, a modelli figurativi di prim'ordine: Paolo Uccello che, secondo la lezione del Vasari, concentrato com'è nell'elaborazione di un disegno, non ottempera agli inviti provocanti della moglie, o l'amata confusa con gli angeli del Parmigianino, dal collo allungato come una modella di Modigliani. È come se De Maria proseguisse nella stesura di un canzoniere amoroso senza fine, con echi montaliani che si riverberano da una raccolta all'altra, affidandosi a una pronuncia delicata e tesa, imperniata intorno a una realtà composita, sublimata da suggestioni cólte, atte a rivendicare la loro necessità. Si tratta di poesie che, nella loro inesausta ricerca di perfezione formale, si incidono in testa con la precisione con cui si stagliano le elitre filiformi di un coleottero nella collezione di un entomologo. (P.D.P.)
EUR 13.30
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Grado zero
Carlotta Cicci approda con "Grado Zero" alla sua seconda raccolta poetica, dopo l'esordio costituito da "Sul Banco dei pesci", arricchito da una partecipe prefazione di Alberto Bertoni. Si tratta della conferma di una voce riconoscibile e già matura che si affida a un frammentismo che diviene misura esemplare di una condizione precaria, rilevante tutta la propria endemica insufficienza a rapportarsi in maniera adeguata al mondo fenomenico con il mero ausilio delle stimmate del linguaggio. Facendo ricorso a una tecnica non dissimile da quella che contrassegna la sua attività di videomaker (si pensi al sito zona/disforme, da lei animato con Stefano Massari), l'autrice accoglie sulla pagina, con un tempismo da street photographer, epifanie e tic del linguaggio, nonché ogni sorta di scorie e detriti che alimentano il fuoco del suo Mondo offeso, intarsiandoli sapientemente in un microcosmo «dove i corpi si slegano in un nuovo / salmo». Ma questo peculiare salmodiare cadenzato a brani, costretto entro le lusinghe di una religiosità aspra, controversa, tratteggiata intorno a un «addio azzurro» che non disdegna il ricorso a «preghiere come piccole ossa», presuppone un'empatia con gli accadimenti descritti di rara sensibilità. La sicurezza con cui Carlotta Cicci maneggia una materia magmatica, sfuggente, che passa dal «bianco assoluto» a tenui colori che sbavano in «pomeriggi senza cortili», si esprime attraverso il senso di continua scoperta che ci regala un carosello di momenti di indubbia efficacia espressiva: «e un lupo con il buio / nella pupilla è rimasto / come un preludio». (p.d.p.)
EUR 13.30